Mai come stavolta si può essere in linea, molto semplicemente, con quanto viene presentato, a chi ha questo libro in mano, sulla quarta di copertina.
Francesco Piccolo propone con La separazione del maschio un altro romanzo riflessivo, così come lo era Momenti di trascurabile felicità. Nel particolare però qui si ha a che fare con il racconto/riflessione di un infedele incallito. Egli stesso parla di sé come di tipico uomo meridionale dalle semplici pretese di carattere erotico.

Che dire, il panorama italiano della letteratura va conosciuto. Ho letto due libri di Francesco Piccolo, e questo di cui propongo ora la recensione è il secondo che ho letto, ma ancora non riesco a farmene un’opinione ben precisa.

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