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Palahniuk Soffocare Soffocare è stato il primo romanzo di Chuck Palahniuk che ho letto. L’autore lo conoscevo per un’infinità di libri che ha scritto, primo tra tutti Fight Club, da cui Fincher ha tratto il bellissimo omonimo film.

Soffocare mi colpiva, lì in libreria, per la copertina e, naturalmente, la quarta di copertina. Mi affascinava questo ragazzo che per tirare a campare andava imbrogliando le persone che si precipitavano a salvarlo dal soffocamento appositamente causato.

Non sapevo, tuttavia, che in Soffocare si ritrovasse l’ossessione per il sesso. Non è la prima volta che trovo trattata questa tematica- Shame, di Steve McQueen ti suggerisce qualcosa?- e non è nemmeno la prima volta che trovo raccontate storie di individui particolarmente deboli da un punto di vista psicologico.

Mi è sembrato di leggere qua e là che Soffocare non sia nemmeno il meglio di Palahniuk, ma non posso dirlo: appunto, è stato il mio primo romanzo di questo autore e ne leggerò altro. Leggerò altri romanzi di Palahniuk perché devo ancora metterlo a fuoco, esattamente come mi è successo con David Foster Wallace: un solo libro è troppo poco per potersene fare un’idea. Similmente, ho notato questa fragilità umana, la tendenza alla nevrosi, al disagio psichico, la difficoltà ad instaurare relazioni di qualsiasi tipo soddisfacenti.

Tutte questioni potenzialmente molto interessanti; sembra una costante di un certo filone letterario contemporaneo…americano. Sì, gli americani mi sembrano nevrotici ed angosciati alquanto, chissà perché!

Soffocare, per cominciare con Palahniuk, non è male ma ho il sospetto che ci sia di meglio. Sono curiosa di sapere se è così!

Buona lettura,

Bruna “Athena”