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Commenti blogCiao amica lettrice e amico lettore, oggi vorrei proseguire con la questione dei commenti sui blog. In origine, a dire il vero, volevo solo limitarmi a scrivere che ai commenti bisogna rispondere sempre, ma – guarda un po’- il commento di Marco Stizioli al mio post mi ha fatto riflettere….

Esistono casi in cui si può non rispondere ai commenti?

Bene, ricaviamo dalle seguenti riflessioni una specie di sunto della Netiquette, utile per la lettrice/il lettore comune, per la/il blogger, per l’influencer e per chiunque faccia personal branding. Per poter rispondere alla domanda, bisogna prima fare una premessa: bisogna esseri capaci di commentare, esprimendo apprezzamento e/o contribuendo al dialogo.

Piccola guida ai commenti

Come giustamente mi si faceva notare, non è che se ricevi 1000 commenti nello stile “Sono d’accordo”, “Condivido” puoi stare lì a rispondere a tutti. Giusto, magari in un solo commento o un post apposito tu blogger ringrazi tutti. In realtà sarebbe decisamente meglio che tu lettore esprima il tuo apprezzamento con il “mi piace” di Facebook, i “preferiti” di Twitter, il “+1” di Google+ e via dicendo: credo che l’invenzione di questi bottoni serva proprio a questo. Viene di conseguenza:

  • se non hai altro da aggiungere alla discussione usa solo il “mi piace”, al “+1” e via dicendo;
  • se hai un’opinione da esprimere, fallo – DEVI!- e ti raccomando la diplomazia.

Tutto quello che si può dire lo si può dire in modo chiaro e in maniera educata

Non dirmi che non ti sei mai trovato davanti al commentino acido come lo yogurt scaduto una settimana fa e fuori luogo di cui proprio non sai che fartene. Metti che che posti l’immagine di una bella pizza ai quattro formaggi e ti arriva il commento “A me i formaggi fanno schifo”: ebbene? Tu che ora hai migliorato il mondo con la tua “sincera” osservazione, come speri di aver contribuito all’interazione?

Il contributo all’interazione viene anche dal lettore commentatore

A tutti sarà capitato di non saper cosa scrivere per commentare. Non è grave, non sei di certo obbligato; tuttavia, è ragionevole aspettarsi un atteggiamento sincero e assieme cordiale, che stimoli lo scambio di idee ed opinioni. Visto che non apprezzare i formaggi non è un delitto – io li amo, per me lo è, ma faccio finta che non lo sia! – nessuno ti vieta di esprimerlo, magari nella forma “La pizza ai quattro formaggi non è la mia preferita, gradisco di più una semplice margherita; spero comunque che tu l’abbia trovata buona!”. Ma quale blogger sarà così fetente da ignorarti indispettito? Solo uno un po’ più acidello di te!

Rifaccio la domanda: esistono casi in cui un blogger può non rispondere?

No, continuo ad affermare che non esiste il caso. L’esempio che ti ho fatto poco fa, in realtà, rappresenta l’episodio tipico di mancanza di tatto. Esistono i commentatori che si limitano ad apprezzare: puoi in qualche maniera ringraziarli, almeno, tutti collettivamente. Unica eccezione: gli spammer. Quest’ultimi puoi invitarli, finché la tua pazienza lo consente, ad approdare verso altre spiagge: almeno una volta dovrai rispondere. Come dovrai rispondere a chiunque esprima opinioni – in modo educato e non – differenti dalla tua.

Così le discussioni non continuano all’infinito?

Oddio, dovrebbe farti piacere! D’altro canto, ogni post ha un ciclo di vita: non durerà per sempre. Quando invece trovi il commentatore ossessivo ed infaticabile, soprattutto quello che continua a dire, in sostanza, che dici un mucchio di scemenze e che quello che scrivi fa schifo, sarai gentile e cortese fino all’ultimo: la parola FINE però la scriverai tu. Sì, questo posso concederlo! A questo punto ci stiamo avvicinando alla questione della crisi sui social, rimandata ad un’altra volta!

Curiosa di sapere qual è la tua esperienza da blogger e da commentatrice/commentatore, ti auguro buona giornata.

Bruna Athena