Oggi ti racconto cosa puoi fare in un solo giorno a Padova: sì, lo so che ti faccio fare sempre dei tour de force ma ti assicuro che ne vale la pena. Bene, questa lunga passeggiata, idealmente, la facciamo partire dalla stazione, così, per lo più, vai quasi sempre dritto e puoi vedere quello che DEVI assolutamente vedere.
Bene, allora ti muovi dalla stazione e percorri il Corso del Popolo, superi il ponte e continui lungo il Corso Garibaldi. Se cammini lungo il lato sinistro, ad un certo punto troverai delle indicazioni, le quali ti suggeriscono come giungere alla prima grande tappa della tua visita toccata e fuga a Padova: la Cappella degli Scrovegni. Spero che tu abbia avuto la lungimiranza di prenotare la cappella con un certo anticipo, perché gli splendidi affreschi di Giotto davvero non puoi perderteli! Questa è una visita che non ti deluderà, stanne certo. La visita alla Cappella degli Scrovegni dura esattamente 30 minuti, per cui sei subito pronto a rimetterti in cammino, sempre che tu non voglia visitare tutto il complesso museale.
Perfetto! Ancora incantato dalla bellezza dell’opera di Giotto, con una grandissima voglia di tornarci, prosegui il cammino continuando questo percorso “pressoché sempre dritto”. Non è ancora ora di pranzo, però puoi fare due cose: o prendere un caffè oppure bere uno spritz. Ti consiglio lo spritz, perché lo spritz è nato a Padova! In ogni caso, ormai sei vicino ad un'”istituzione”padovana: il Caffè Pedrocchi, caffè storico e di lusso.
Ora fai tu: sei nel cuore del centro storico, hai palazzi che ti circondano, negozi, e di qui a poco sei in una delle piazze simbolo della città: Piazza delle Erbe. Se non erro il biglietto d’ingresso della Cappella di permette di visitare i Musei Civici, quindi di entrare anche nel Palazzo della Regione: se ti va facci un salto e poi passa da Brek e mangia qualcosa.
Da Piazza delle Erbe, rimettiti sulla stessa direzione che stavi seguendo, e vai sempre dritto, finché non giungi al luogo più rappresentativo della città: Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa. Ora puoi sbizzarrirti di nuovo a fare foto! Poi, però, vai verso la Basilica di Sant’Antonio da Padova, luogo di culto che merita necessariamente una visita.
La Basilica, infatti, è bellissima sia fuori che dentro: di certo è una delle più particolari ed inconfondibili d’Italia. Al suo interno numerose sono le cappelle e le opere da ammirare, anche se io sono rimasta più che altro colpita dal cielo blu stellato affrescato, che ricorda moltissimo quello di Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Se lo desideri, puoi visitare le reliquie del Santo, altrimenti puoi direttamente uscire nel chiostro, delizioso, che ti permette di osservare dettagli dell’esterno della Basilica che da fuori non potresti notare.Nella piazza in cui sorge la Basilica trovi un’opera di Donatello, il monumento equestre al Gattamelata.
La tua visita ha impiegato diverse ore, tra passeggiate nelle vie e sui ponticelli di Padova- Patavium, come era chiamata in latino, sorge sui bacini dei fiumi Brenta e Bacchiglione, per questo vedi tanti piccoli ponti, canali e navigli– e immagino che ora sarai decisamente stanco e, inoltre, parecchio affamato. Direi proprio che tu abbia bisogno di una bella cena, magari qualcosa che richiami la tradizione culinaria veneta.
Fai un ultimo sforzo e, a passo più spedito fai il cammino a ritroso, tuttavia concediti una breve tappa a Piazza dei Signori, che è nei pressi di Piazza delle Erbe. A questo punto, sei davvero molto vicino al Corso Milano, dove ti aspetta un posticino niente male per cenare: l’Antico Brolo.
Puoi scegliere di mangiare piatti della tradizione veneta– io ho fatto il pieno di radicchio!- oppure qualcosa della tradizione nazionale. Beh, consiglio sempre il menù regionale: ti consiglio i ravioli con radicchio e taleggio, una bontà! Ti raccomando, se bevi vino, dovresti onorare la tua visita a Patavium con qualcosa dei Colli Euganei. L’Antico Brolo non è un ristorante propriamente economico– anzi, sui piatti tipici ci va un po’ sul pesante- ma è tutto decisamente ottimo.
Padova non è finita qui, ma spero che questa giornata ti abbia divertito. Alla prossima e buon viaggio,
Bruna “Athena”