La Via Lattea: e che novità! Però questa è la Via Lattea vista dall’Australia, da Uluru. Per me questo massiccio e ciò che maggiormente mi fa pensare all’Australia.
Non è tanto l’oceano, le onde altissime che s’infrangono sulle spiagge, ma è l’entroterra selvaggio di questo paese che, nel mio immaginario, ne è il simbolo – lo è comunque, ma per me molto di più. In realtà, c’è un motivo se associo più Uluru all’Australia che l’oceano o, per dire, Sydney: da piccola guardavo molto spesso un cartone animato della Disney, “Bianca e Bernie nella terra dei canguri”, e questo cominciava proprio con un’immagine, realizzata benissimo – per l’epoca – di Uluru. Da allora, Uluru l’imponente massiccio rosso è diventato uno dei luoghi naturalistici che più mi piacerebbe visitare. Chissà se un giorno riuscirò a vederlo e, perché no, anche di notte! Ciao!
La visione della Via Lattea da una grotta di Malibu: per me non poteva essere che questa l’immagine astronomica più bella della settimana.
Penso sempre, e te ne ho già parlato in altre occasioni, che i luoghi naturalistici sono i più adatti ad osservare le stelle: per ovvi motivi, il minor inquinamento luminoso rende più visibili le stelle e, in seconda istanza, il contesto rende tutto più suggestivo.
Quello che mi colpisce è l’atmosfera che un luogo immerso nella natura può ricreare; l’osservazione del cielo è una pratica antica ed è proprio il senso dell’“arcaico” che questa immagine suscita in me. Non è qualcosa di prettamente romantico, piuttosto il sublime così come era inteso dai romantici.
Ne sono sempre stata particolarmente sensibile. Del resto, cosa meglio di un grotta può ricordare le nostre origini? Mi piacerebbe ritrovarmi in un posto così, dove c’è il mare, la grotta che mi ripara e milioni di stelle a rischiarare la notte. Il silenzio è lì a sussurrarmi di svuotare la mente, dimenticare di essere in un punto geografico noto, in un’epoca storica definita. Lasciare andare che il cuore colga che è bello essere su questa terra: nulla di più, si può desiderare qui. Mi piacerebbe davvero tanto trovare un posto così.
L’immagine astronomica più bella della settimana, per me, è certamente questa del “bacio” di Venere e Giove. Dell’evento se n’è sentito parlare parecchio e come non poteva, la NASA, proporci immagini di questo fenomeno astronomico?
Questa foto è stata scattata in Repubblica Ceca e trovo sia bellissimo il luogo che ritrae. Non c’è nulla di meglio dell’osservare le stelle e i pianeti in un contesto naturale. I colori dell’acqua del lago e del cielo sono splendidi; sembra tutto così silenzioso che osservare l’avvicinamento reciproco dei due pianeti deve esser stato molto suggestivo.
Tanti anni fa, da ragazzina, ho avuto modo di osservare le stelle nel buio totale: sulle colline abruzzesi, in un grosso campo dove non c’erano altro che balle di fieno, a notte fonda, ho potuto vedere per davvero la Via Lattea. Era ancora il tempo della completa spensieratezza. Alla prossima,
L’immagine astronomica più bella della settimana, per me, è proprio questa. Purtroppo, una volta effettuato il download, non puoi che vederla con le costellazioni segnate. Ti invito a visualizzarla direttamente dall’archivio NASA – nel momento in cui scrivo, il sito non è accessibile, per cui ti suggerisco di provare a ora cercando “astronomy picture of the day archive “ – per poterla ammirare pulita dalla grafica.
Questa immagine mi ha colpita subito: ritrae una località della Grecia in cui sorge un tempio dedicato al dio Poseidone, il dio del mare. In effetti, il tempio sorge quasi a picco sul mare, sulla sommità di un promontorio. Di notte è così illuminato da sembrare un faro. In cielo, si scorge la Via Lattea.
Nella foto ci sono le stelle, c’è il mare, c’è un tempio dedicato ad un dio greco: insomma, c’è quasi tutto quello verso cui ho sempre provato una grande attrattiva. Nel guardarla, penso a come poteva essere, più di 2000 anni fa, questo stesso panorama. Come poteva apparire questo posto promontorio, quel tempio e la quieta distesa del mare quando si era quasi nel buio profondo, quando poche fiaccole rischiaravano la notte ed erano solo la Luna e la Via Lattea a rischiarare la volta celeste. Cerco di provare la stessa sensazione che potevano provare gli uomini dell’antichità, ma è stupido: loro non potevano avere termini di paragone, io sì. Noi siamo abituati alle luci artificiali; per noi può essere emozionante in un modo diverso la visione, ma anche il pensiero, di un luogo dove la natura e il mito s’incontrano in una oscurità misteriosa, suggestiva. A me vien da pensare alla vita semplice e all’immortalità.
Mi piacerebbe essere lì nel buio più completo, dimenticare che esiste il resto del mondo e, soprattutto, che esista la tecnologia. Non l’mp3 e per un solo motivo: a suo tempo i Greci suonavano la cetra, il flauto ma portarmi dietro l’orchestra sarebbe complicato, tuttavia ho bisogno della musica. Sarebbe bello ammirare questo panorama notturno ascoltando un brano di Enya, Caribbean Blue, che mi piace da impazzire e che, oltre a far pensare al mare, a me fa pensare proprio all’antichità: al tempo degli dei e degli eroi.
Eccomi ritornata con le immagini astronomiche! Voglio però avvisarti che dalla prossima settimana ne sceglierò solo una, la più suggestiva della settimana e la pubblichero’: che ne pensi? Intanto, beccati la ViaLattea! Come puoi vedere, dal cielo americano si notano bene diversi corpi celesti, il più vicino di questi, Altair– stella bianca, della costellazionedell’Aquila– dista 17 anni luce. Sai cosa significa? Che la luce, alla velocità a cui viaggia, ci impiegherebbe 17 anni per giungere dalla Terra ad Altair…e la luce viaggia molto, molto velocemente!
Alla prossima,
Bruna “Athena”
L’immagine di oggi sembra un dipinto. La trovo bellissima! Questa galassia ha una struttura molto simile alla nostra Via Lattea. Questa galassia, che comprende oltre 100 miliardi di stelle, è a sua volta compresa nell’ammasso galattico della Vergine. Immagina, dunque, delle stelle gigantesche, contenute in gigantesche galassie, contenute in giganteschi gruppi di galassie! Il cosmo è davvero sorprendente!