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L’immagine astronomica della settimana per me è questa. Non ha nulla di particolare, né può essere qualcosa di così particolare questo post. Solamente, grazie alla mia deformazione di formazione – quindi, vista la mia formazione filosofica – non posso fare a meno di essere attirata da quegli spazi vuoti tra un ammasso stellare e l’altro e riflettere.

vuoto cosmico

Si dice che, grosso modo, l’universo sia vuoto ed io non arrivo ad capire cosa significhi, se non letteralmente. Mi viene da chiedere: il vuoto cos’è? Assenza di materia. Già, ma io come lo vedo l’essenza di materia? Qui, sulla Terra, tutto è pieno; da tempi immemorabili le forme di pensiero e le culture religiose cercano di farci intimorire meno alla prospettiva della nostra assenza “riempiendoci”di qualcosa che chiamiamo anima – per semplificare, in questa sede.

Il vuoto però resta tale, assolutamente non afferrabile dal nostro intelletto, così come avviene per i concetti di eterno ed infinito. Come quegli spazi scuri e profondi, tra un ammasso galattico e l’altro, è proprio un vuoto nella nostra comprensione.